COMUNICATO STAMPA

 

Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”

studio da

I due gentiluomini di Verona

di William Shakespeare

Traduzione di Vincenzo Cerami

Regia

Andrea Baracco

 

ROMA

GLOBE THEATRE

27-30 agosto 2020

 

 

L’Accademia apre una nuova collaborazione con una importante realtà della città di Roma come il Globe Theatre, con una serie di progetti di studio con la supervisione artistica di Gigi Proietti. Prima tappa di tale collaborazione uno spettacolo su I due gentiluomini di Verona di William Shakespeare, per la regia di Andrea Baracco, con gli allievi attori e registi del III anno di corso. Viene confermato il rapporto ormai consolidato e fecondo con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale co-produttore dello spettacolo.

Valentino e Proteo sono amici d’infanzia, vivono a Verona ed entrambi i loro genitori vogliono che si rechino a Milano per fare esperienze di vita. Innamorato di Giulia, Proteo si rifiuta di lasciare la città natale, così i due amici si separano e Valentino parte da solo. Dopo poco tempo però anche Proteo, sollecitato dal padre, è costretto a raggiungere Milano, ricongiungendosi con l’amico. Nel palazzo dove sono entrambi ospiti, i due giovani veronesi si contenderanno l’amore della stessa donna, Silvia, già promessa a Valentino.  L’improvviso e feroce amore di Proteo per lei oltre a mettere in crisi l’amicizia, crea una serie infinita di fraintendimenti e colpi di scena.

Rileggendo quanto scritto, si ha l’impressione di essere all’interno di una convenzionale “commedia degli equivoci”, in parte è così, ma solo in parte appunto; dietro questa struttura codificata, vibra la ferocia provocatrice, perturbante del genio shakespeariano.

I due gentiluomini di Verona è uno dei primi “esperimenti” teatrali dell’autore inglese, e sebbene in maniera meno formalizzata e complessa delle successive opere, è possibile tuttavia riconoscere temi e tratti di personaggi resi universali nelle opere successive. In definitiva, tra le maglie di questo testo, ci sono tutte, ma proprio tutte, le memorabili ossessioni shakespeariane; Shakespeare è già Shakespeare insomma, e il disordine, l’imperfezione di una forma ancora non a pieno conquistata, rende questo testo un groviglio inestricabile di sensualità improvvise, quasi brutali.

Andrea Baracco

Adattamento e traduzione Vincenzo Cerami

Musiche Nicola Piovani

Scene e Costumi  Marta Crisolini Malatesta

Lighting designer Umile Vainieri

Suono Giacomo Vezzani e Vanja Sturno

Aiuto regista Danilo Capezzani

Assistenti alla regia Andrea Lucchetta e Luigi Siracusa

Direttore di scena Alberto Rossi

Sarta di scena: Valeria Forconi

 

 

Interpreti C. Bertozzi, A. Bisciari, A. Cammarata, L. Ciambrelli, A. Doaga, M. Fanizzi, F. Fiocchetti, C. Gamba, V. Grassi, M.E. Montesano, L. Nencetti, D. Panizza, D.  Parlanti, E. Pascale, G. Scanu