Perversioni Sessuali a Chicago
di David Mamet
Saggio di diploma del corso di regia
Allieva regista Antonella Lo Bianco
Teatro Studio Eleonora Duse
dal 16 al 23 dicembre 2021
ore 20.00
Dom 19 ore 17:00 – Gio 23 ore 15.00
Con
Irene Mantova – Deborah Soloman
Gabriele Pestilli – Bernard Litko
Guido Quaglione – Danny Shapiro
Francesca Somma – Joan Webber
Traduzione Massimiliano Farau, Scenografia Dario Gessati, Costumi Nika Campisi, Luci Gianni Staropoli, Direttore di scena Alberto Rossi, Sarta di scena Valeria Forconi, Fonico Akira Callea Scalise, Foto di scena Manuela Giusto, Locandina Francesco Morgante
INGRESSO CON GREEN PASS RAFFORZATO
PRENOTAZIONI SOLO ALLA MAIL prenotazionilobianco@accademiasilviodamico.it
indicando nominativo recapito mail e telefonico (obbligatorio per tracciamento covid)
La prenotazione è considerata valida solo se confermata via mail
Sinossi
Due uomini e due donne sulla soglia temuta dei trent’anni. Danny Shapiro e Bernie Litko sono amici e colleghi di lavoro; i loro discorsi girano sempre intorno allo stesso argomento: il “sesso”, dalle performance sessuali ai tanti culi e tette che gli passano vicino. Deborah Soloman e Joan Webber sono amiche e coinquiline, due donne emancipate e indipendenti, che evitano ogni contatto machista dell’altro sesso. Questo equilibrio decade quando Danny e Deborah s’incontrano per caso, e l’approccio poco “macho”, piuttosto goffo e ironico fa cedere Deborah. I due passano una notte insieme e cercano di far divenire questo incontro una vera e propria relazione. L’equilibrio tra i quattro è messo in discussione non solo dalla nuova coppia che si è formata, ma soprattutto da tutte le paure ed insicurezze che si portano come bagaglio questi quattro giovani trentenni.
Note di regia
Una scrittura così cinematografica pare impossibile da portare sulle tavole di un palcoscenico senza snaturarne la struttura. Piccole scene che cambiano di continuo, che si spostano di luogo e di tempo; un po’ come una roulette che gira freneticamente e si ferma in un punto qualsiasi: ora in casa di Deborah, ora al lavoro da Joan, poi in un bar dove c’è Bernie o ancora nel letto di Danny: un ritmo vorticoso fatto dai primi piani sulla vita di questi 4 personaggi. Una sfida estremamente stuzzicante per un regista. Quattro vite che avanzano in contemporanea, che girano e di colpo mutano mentre noi entriamo nelle loro stanze, e nelle loro teste; squarci di quotidianità, niente di eroico, di magico, solo un binocolo sulla realtà umana. È il limbo dove ci si trova coperti di una corazza approssimativa, fatta con lembi di stoffa sgualciti. Ci si ritrova senza più barriere, spogli, nudi, non solo fisicamente; tutto questo fa paura, si diventa indifesi e facili bersagli. Le difficoltà dei rapporti, di ogni tipo di rapporto, lo scontro con la realtà è il punto centrale su cui ruota tutto.
Antonella Lo Bianco