Pene d’amor perdute
di William Shakespeare
Regia di Danilo Capezzani
Saggio del II anno del Biennio di Regia a.a. 2020/2021
GIGI PROIETTI GLOBE THEATRE SILVANO TOTI
Dal 7 al 10 Ottobre ore 21.00 (sabato e domenica ore 18.00)
Coproduzione Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” con Politeama s.r.l.
Pene d’amore perdute è una delle prime commedie di Shakespeare. Una di quelle prime opere in cui Shakespeare abbozza e modella l’ossatura di tanti personaggi, comici -in questo nostro caso- ma anche tragici, che si ritroveranno poi più avanti in tante altre opere successive. Pene d’amor perdute è una commedia divertente e leggera, alla quale troppo spesso -e credo ingiustamente- viene contestata una certa mancanza di spessore drammaturgico. In realtà, i meccanismi del comico in Shakespeare fanno sempre i conti con una chiara e precisa profondità di intenzioni, e come in questo caso: di sentimento. Pene d’amor perdute è e rimane una commedia sull’amore, e sulla riuscita – o forse mancata? -conquista dei sentimenti. Ma è anche una commedia sull’attesa, di un sentimento. E su come nella vita accada sempre che la realtà (che non ci piace)sia difforme dall’immaginazione, della quale sempre si sogna la realizzazione. Dal lontano regno di Navarra dove Shakespeare colloca la vicenda, immagino Pene d’amor perdute come una fiaba musicale. Protagonista: un canoro gruppo di giovani ragazzi ricolmo di ambizioni e di desideri, e bisognoso di ideali. Proprio come in questo nostro tempo incerto. Una di quelle fiabe colorate, senza però necessariamente un tempo o uno spazio definiti. Da raccontare a qualcuno.