
non era così
un ritratto di Luca Ronconi
con la partecipazione straordinaria di (in o. a.)
Giovanni Crippa, Massimo De Francovich
Anna Maria Guarnieri, Laura Marinoni, Massimo Popolizio
regia e drammaturgia Giacomo Bisordi
video Igor Renzetti
suono Dario Felli
assistente alla regia e drammaturgia Vanda Colecchia
foto ASAC – La Biennale di Venezia
produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Centro Teatrale Santacristina – Archivio Luca Ronconi
Si ringraziano Anna Antonelli, Ariella Beddini, Marco Beltrame. Lorenzo Pavolini
lunedì 10 marzo 2025 ore 20 – teatro Argentina Roma
Lo spettacolo
Cosa resta di una storia teatrale, una volta conclusa?
non era così è una serata evento per ricordare a 10 anni dalla sua scomparsa Luca Ronconi, regista tra i più significativi del panorama europeo recente e direttore del Teatro di Roma dal 1994 al 1999, prima del suo approdo alla guida del Piccolo Teatro di Milano (dove è restato fino alla sua morte nel 2015).
Cinque protagonisti e protagoniste del teatro italiano e dello sterminato percorso artistico di Ronconi – in rigoroso ordine alfabetico – Giovanni Crippa, Massimo De Francovich, Anna Maria Guarnieri, Laura Marinoni e Massimo Popolizio ricorderanno interpretando di nuovo in lettura alcune scene degli spettacoli degli ultimi vent’anni di creazioni di Ronconi, tra il 1995 e il 2015: titoli pensati per il palco del Teatro Argentina come Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Verso Peer Gynt e I fratelli Karamazov, ed altri del periodo milanese come Lolita – Sceneggiatura verranno rievocati dai loro stessi protagonisti. I frammenti degli spettacoli, proiettati in video nel corso della serata, saranno montati tra loro a costruire un flusso della memoria artificiale che i cinque interpreti attraverseranno di nuovo, per la prima volta ad anni di distanza dalle creazioni originarie.
Con la regia e drammaturgia di Giacomo Bisordi, non era così vuole essere un ritratto possibile di Ronconi e al contempo riflettere teatralmente sul rapporto tra memoria e palcoscenico.
“Disegnare un evento che provi a raccontare Ronconi, è un privilegio e un bel guaio. Per farlo ho pensato ad un approccio un po’ brutale, scegliendo arbitrariamente solo un frammento del suo percorso enorme: gli ultimi vent’anni della sua storia artistica, rivissuti attraverso cinque interpreti esemplari. Per me, ciò che rimane di quel momento creativo risiede proprio nella generosità e nell’esperienza scenica estrema quanto radicale degli attori ed attrici che lo hanno incontrato e che vedremo in scena questa sera. In nient’altro.” Realizzata in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano e con il Centro Teatrale Santacristina – in questi 10 anni un modello di riferimento nella valorizzazione e nella costruzione di un dialogo tra archivi, memoria e contemporaneità – questa serata è l’altra metà di un evento analogo, sempre con la curatela di Bisordi, pensato per il Piccolo e che condivide parte degli interpreti coinvolti e degli spettacoli ricordati. Una piccola storia del teatro. Un tentativo di comporre una parziale biografia teatrale di Ronconi attraverso momenti iconici dei suoi spettacoli, fusi con dichiarazioni radiofoniche e televisive dello stesso regista, ispirati alla sua visione per cui “preferisce non lasciare tracce” e al contempo confutandola: “Ci sono tracce che restano, e sono ben vive nel corpo e nella voce degli attori e delle attrici che hanno vissuto in pieno una storia creativa tanto eccezionale. E in fondo, ciò che rimane del teatro non è forse un attore o un’attrice che ricorda e rivive uno spettacolo, un personaggio, una battuta, magari per l’ultima volta, quando un’altra, nuova, vita è già iniziata da tempo?”