IN FONDO AL CAMPO

di Giulia Bartolini

con Grazia Capraro e Zoe Zolferino

regia e drammaturgia Giulia Bartolini

musiche Vanja Sturno

Compagnia KARL
una produzione Flautissimo Festival/Stefano Cioffi e Compagnia KARL in collaborazione con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale

Teatro Torlonia 27,28,29 novembre h 20

Sinossi

Centro della Sardegna, un piccolo villaggio, una grande casa, un campo di ceci, oggi.
Ci vive da sola una donna: “Miss Ufo”, così la chiamano in paese. La sua è una storia da pazzi, di quelle che vanno in onda alle quattro del mattino sul canale 352. Dice di essere stata rapita dagli alieni. Un giorno arriva Martha, lavora per una piccola tv privata, deve intervistarla.

Note di regia

Non credere alle altre donne quando ti dicono …che non succede… bugiarde, vigliacche… a me è successo…avevo un cervello che riempiva tutto il cranio eh… roba grossa, tanta roba… e invece… pam, sono arrivati loro, lui… lui… e niente tutto sparito… come un colpo di fucile alla testa… io stavo di
spalle… e tutto quel cervello, eccolo… materia grigia spiaccicata, poltiglia sulle pareti, sangue… è successo laggiù, in fondo al campo.
In fondo al campo parla di buchi neri, di ciò che non riusciamo a dimenticare, di come lo trasformiamo, di amori mancati, di passanti perduti, di dolori non lavorati, mai superati, di tutto ciò che irrazionalmente ci travolge e ci spezza. Attraversiamo una contemporaneità che è ormai al limite di quel buco nero, complessa eppure svuotata, che cerca di sopravvivere reinventandosi, mentendosi. E così facciamo noi, figli, ormai, di una mancanza quasi totale di fede, crediamo solo in ciò che vediamo, tocchiamo; ci arrendiamo presto, presto invecchiamo. In fondo al campo è un testo al femminile ma non femminista; sfioriamo il tema dell’estraniamento, il concetto dello spazio-tempo di Einstein, la questione della singolarità tanto dibattuta nella fisica moderna. Il racconto di Lucia si dipana all’angolo degli occhi e della bocca, sempre sfocato, mai definito. Un racconto sulla fede, sull’amore, sul dolore, sull’abbandono, su come una donna è in grado d’aspettare, se serve, anche per tutta la vita, vicino a quello stesso campo. Che tornino, che qualcuno torni a prenderla.

foto di scena Francesca Cassaro

 

Riduzione per gli allievi dell’accademia: 10 euro

Scrivendo al numero 3317642221 o all’email carlealtri@gmail.com

Link all’evento e biglietti: https://www.teatrodiroma.net/progetti/collaborazioni/in-fondo-al-campo/

Lo spettacolo fa parte del cartellone di “Flautissimo #26. Sogno a occhi aperti”, una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido e Teatro Vascello.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” di Roma Capitale.