di Emma Dante
regia Emma Dante
con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco
So che un amore
può diventare bianco
come quando si vede un’alba
che si credeva perduta.
Alda Merini
Il tango delle capinere è la danza della vita di due innamorati.
E’ l’approfondimento di uno studio, “Ballarini”, che faceva parte della “trilogia degli occhiali”.
In questa occasione il tango delle capinere diventa uno spettacolo a sé stante che, componendo il mosaico dei ricordi, rende più sopportabile la solitudine di una donna giunta nell’ultima fase della vita.
Una vecchia donna, china su un baule aperto, cerca qualcosa. Si sente una musica e da un altro baule, compare un vecchio uomo.
L’uomo guarda la donna e le sorride con amore. Indossa un vecchio abito da cerimonia liso dal tempo. Si avvicina a lei. L’abbraccia. La donna appoggia la testa sulla sua spalla. Ballano.
L’uomo le fa una carezza. Si baciano. Lei lo tiene dal braccio per non fargli perdere l’equilibrio. L’uomo prova piacere. Anche la donna prova piacere, si soffia il naso, si gratta la coscia.
L’uomo estrae dalla giacca un orologio da taschino: meno cinque… meno quattro… meno tre… meno due… meno uno… e al rintocco della mezzanotte l’uomo fa scoppiare un piccolo petardo. Si baciano.
E lui estrae dalla tasca una manciata di coriandoli. Li lancia in aria, festoso. L’uomo guarda la donna. Buon anno, amore mio!
La donna estrae dal baule un velo da sposa, poi ruota la manovella di un piccolo carillon. L’uomo e la donna adesso sono più giovani, inforcano gli occhiali e riprendono a ballare.
Sulle note di vecchie canzoni l’uomo e la donna festeggiano l’arrivo del nuovo anno ballando a ritroso la loro storia d’amore.
Promozione speciale
Biglietti 10 € – posti palco
2 maggio ore 20.00 e 3 maggio ore 19.00
prenota a community@teatrodiroma.net
fino a esaurimento dei posti dedicati