Il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia cerca un giovane cantante afrodiscendente per Black Star, la nuova creazione con la regia di Fabrizio Arcuri e testo di Fabrizio Sinisi, una co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatro Metastasio di Prato e TPE – Teatro Piemonte Europa.
Le candidature dovranno pervenire entro il 15 settembre 2023 ore 18 all’indirizzo deborahpastore@cssudine.it.
Gli artisti selezionati riceveranno la conferma di partecipazione ai provini entro il 18 settembre 2023.
Caratteristiche richieste:
– uomo di età fra 20 e i 35 anni
– afrodiscendente
– cantante preferibilmente con capacità attoriali e nozioni base di danza
– disponibilità a lavorare nei periodi sotto indicati.
Periodo prove:
7 giorni di prove da definire tra ottobre e novembre 2023 a Udine
A questo calendario potrebbero aggiungersi ulteriori brevi periodi, attualmente in fase di definizione
Debutto e prime repliche di Black Star:
prima assoluta
23-24 novembre 2023, ore 20.30
Stagione Teatro Contatto
Udine, Teatro Palamostre
29 novembre – 3 dicembre 2023
Torino, Teatro Astra
7-10 dicembre 2023
Prato, Teatro Fabbricone
Le selezioni verranno condotte dal regista Fabrizio Arcuri mercoledì 20 settembre al Teatro S. Giorgio di Udine dalle ore 11 alle ore 18.
Candidature:
Una prima selezione verrà effettuata sulla base dei curricula, corredati da foto ed eventuale documentazione video, che dovranno pervenire entro venerdì 15 settembre 2023 ore 18, inviando la propria candidatura a deborahpastore@cssudine.it.
Info CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
via Ermes di Colloredo 42 – 33100 Udine
tel + 39 0432 504765
deborahpastore@cssudine.it
Black Star di Fabrizio Sinisi regia e luci Fabrizio Arcuri con Gabriele Benedetti Maria Roveran Aglaia Mora Michele Guidi attore/cantante in via di definizione musiche composte ed eseguite dal vivo da Giulio Ragno Favero scene e costumi Luigina Tusini con quattro figuranti una co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Quattro episodi: ciascuno con un diverso protagonista e una (apparentemente) diversa vicenda. Nel primo, una donna di mezza età s’innamora di un mendicante. Nel secondo, un cruento episodio di cronaca. Nel terzo, una crisi matrimoniale. Nel quarto, un raid a sfondo razzista nella periferia di una grande città. Ogni episodio con un suo linguaggio e un suo genere di riferimento: contrasto amoroso, tragedia di vendetta, dramma borghese, teatro di narrazione. Un solo elemento accomuna questi quattro quadri: la presenza di un giovane afrodiscendente, un immigrato africano di nome Grock, che attraversa le vicende in modo ambiguo e sfuggente, assumendo via via su di sé i più diversi significati: corpo erotico, avversario politico, vittima sociale, capro espiatorio. Richiamandosi al Tito Andronico, opera d’esordio di William Shakespeare, Fabrizio Sinisi e Fabrizio Arcuri portano in scena con Black Star un ambiguo trattato sulla violenza, e in particolare sulla violenza sociale legata alla presenza dello straniero: un’analisi spietata di una società – la nostra – che s’illude di aver rimosso da sé ogni forma di ferocia, ma che ne ha solo occultato i meccanismi. Tuttavia, il dispositivo sacrificale è sempre lì: invisibile agli occhi della maggioranza, ma non per questo meno sanguinoso. Lo straniero che affolla le nostre città continua, oggi come ieri, ad essere la vittima sacrificale di un ingranaggio tanto crudele quanto misconosciuto. Black Star, con le forme di un teatro in versi e di una struttura prismatica, si pone come una tragedia contemporanea, mettendo in evidenza il meccanismo feroce su cui il nostro mondo continua a fondarsi. |