Bloom, percorso di ricerca, incontro e immaginazione per artisti e cittadini, un summer camp rivolto a giovani artisti iscritti alle accademie teatrali o neo-diplomati (da non più di 3 anni) diretto, in questa seconda edizione, da Giuliana Musso (la prima edizione è stata diretta da Leonardo Lidi), e che si svolgerà tra luglio e settembre 2023 a La Corte Ospitale di Rubiera.

Selezioniamo 15 artisti che abbiano seguito o stiano seguendo un percorso di formazione teatrale nell’ambito della recitazione, della scrittura drammaturgica e della regia, in particolare: attori/attrici interessati alla scrittura e all’auto-regia, registi/registe interessate alla recitazione e alla scrittura, drammaturghi/drammaturghe interessati alla recitazione.

 

Bloom, il percorso di ricerca, incontro e immaginazione per artisti e cittadini, ideato da La Corte Ospitale, nasce nel 2021, in pieno tempo pandemico, da un bisogno di creare occasioni di incontro, dialogo e confronto, per fare fronte alla progressiva frammentazione della società con le relative conseguenze che ne derivano, il progetto ha l’ambizione di costruire le basi di una comunità coesa, che ha tra le sue caratteristiche la relazione fondante e generativa tra artisti e cittadini e il ruolo politico del teatro, nel suo senso più antico e profondo, quello di veicolo di pratiche democratiche di pensiero e partecipazione.

Questa seconda edizione, dal titolo La riserva del teatro, diretta da La Corte Ospitale insieme a Giuliana Musso, vede il coinvolgimento dell’Ente Parco Emilia Centrale e il Comune di Rubiera. Unisce 45 cittadini e una comunità attorno a 15 artisti in residenza e fa del parallelismo tra arte e natura il luogo in cui far germogliare un nuovo processo creativo e comunitario. Lo spazio cuore del progetto è la Riserva naturale della Cassa di espansione del fiume Secchia, tra le province di Modena e Reggio Emilia. Formeremo un gruppo di giovani artisti che, guidato da Giuliana Musso, esplorerà la dimensione dell’attore che si fa testimone, voce di una comunità in relazione con un luogo e con la storia di quel luogo. Caratteristica principale di questo lavoro sarà l’auto-drammaturgia, un approccio alla scrittura che si genera da due condizioni peculiari: l’essere attori ed avere la volontà di porsi in ascolto del “mondo” che ci circonda. Partendo dalla metodologia del teatro d’indagine (raccolta testimonianze orali, studio teorico, trascrizione, analisi, definizione del soggetto e composizione drammaturgica), ai partecipanti sarà proposta l’esplorazione di una tecnica di recitazione specifica e coerente con l’auto-drammaturgia, che ha radici nel teatro di tradizione popolare: rapporto diretto con il pubblico, uso del corpo come maschera teatrale, principi di auto-regia.

La collaborazione con le Accademie e le Scuole di Recitazione è per noi fondamentale per la buona riuscita del nostro percorso: vi chiediamo di partecipare al progetto, diffondendo questa opportunità presso gli allievi della scuola, dall’anno in corso andando indietro fino ad un massimo di 3 anni, per aiutarci a far conoscere il progetto presso gli artisti che potrebbero essere interessati.

Allo stesso modo vi chiediamo di segnalarci eventuali allievi che ritenete possano essere particolarmente in linea con il percorso che proponiamo, perché l’esperienza possa essere formativa per i ragazzi, ma allo stesso tempo possa essere costruttiva per il nostro centro e per le comunità che intercettiamo.

 

Alleghiamo la call che scade il 2 maggio, con gentile preghiera di diffusione. Si trova anche a questo link https://corteospitale.org/site/bloom-call-per-artisti-2023/