Uomo invisibile
da H.G. Wells e E. Cioran
Testo, spazio scenico, interpretazione Paolo Musìo
Come in un teatro anatomico esaminiamo i poveri resti dell’identità dell’uomo occidentale o come in un’aula di tribunale ascoltiamo una testimonianza impossibile, o come in un reparto neonatale per adulti tra le macerie della nostra vita attiva, cerchiamo ancora una volta un principio di azione, un senso reinventato di partecipazione, un modo per uscire in strada con una rinnovata volontà di rinascita.
Il testo esplora il tema dell’invisibilità come condizione nel mondo contemporaneo attraverso la narrazione del romanzo di Wells ed il commento di Cioran dagli scritti “L’inconveniente di essere nati” e “La tentazione di esistere”.
Un uomo invisibile in viaggio attraverso l´Europa.
Il 9 Aprile 2016 con la presenza dello spettacolo negli spazi del Teatro Scientifico di Verona e a seguire l´11, nel carcere femminile della Giudecca a Venezia ha avuto inizio il progetto Uomo invisibile tour europeo.
Visiterò teatri e luoghi inusuali, atelier di artisti e appartamenti privati, incontrerò cari amici, persone pensanti impegnate a vario titolo nella società, a vivere da cittadini in modo attivo in Europa oggi. In ogni luogo un attore o una persona interessata in qualità di ospite leggerà parti del testo nella lingua del luogo. Porterò con me, come per un viaggio in un nuovo medioevo, una sorta di icona portatile, una lastra di vetro trasparente, e un testo poco rassicurante, come uno specchio in cui leggere il nostro presente contraddittorio, in un tentativo di ricomposizione.
E´ un viaggio la cui necessità risiede per me nel desiderio insopprimibile di dare con il mio lavoro una possibilità alla pace, e ad una pace duratura, raggiunta senza far sconti alla nostra coscienza, mentre tutt´intorno c´è incertezza e paura, violenza solitudine ed egoismo.
Paolo Musio