TEORIA DEL CRACKER
28 SETTEMBRE ORE 21.00
TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO (ROMA)

di e con: Daniele Aureli
primo spettatore: Massimiliano Burini
dramaturg: Giusi De Santis
assistenza al lavoro: Amedeo Carlo Capitanelli e Matteo Svolacchia
cura del suono: Nicola “Fumo” Frattegiani
luci: Christian Sorci
drammaturgia e regia: Daniele Aureli
organizzazione: Elena Marinelli

con il sostegno di: Fontemaggiore - Centro di produzione, Corsia Of -
Centro di Creazione Contemporanea, Spazio Zut Foligno, Teatro
Thesorieri di Cannara, Centro Danza Perugia
Ringraziamenti: premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti, Spin Off
Roma, Pro Loco Cesi

- spettacolo vincitore premio Giuria Popolare Tuttoteatro.com Dante
Cappelletti 2017
- prima nazionale al Festival Primavera dei Teatri XIX edizione

“Quando mastichiamo un Cracker, il rumore che percepiamo dentro di noi
è maggiore rispetto al rumore che sentono le persone che ci sono
accanto. E così quando proviamo dolore.” (Teoria del Cracker)


Contatti Teatro Biblioteca Quarticciolo:
mail: promozione@teatrobbliotecaquaeticciolo.it
tel: 06 69426222
sito: http://www.teatriincomune.roma.it/teatro-biblioteca-quarticciolo/

Sito Compagnia: www.occhisulmondo.org


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SINOSSI SPETTACOLO

In un piccolo paese di 900 abitanti una donna si ammala.
“È lu bruttu male”, qualcuno dice in giro.
Una storia di nuvole tossiche e di amianto
che coinvolge e sconvolge una nazione, un paese, una famiglia.
Ambientato in una provincia italiana,
una delle quarantaquattro aree inquinate oltre ogni limite di legge,
lo spettacolo scava all’interno di una società apparentemente silente,
per far risuonare le urla nascoste di un’umanità ferita.
La Teoria del cracker indaga l’invisibile e il suo paradosso.
Un pugno stretto pieno di rabbia e poesia che, con violenta intensità,
sbriciola tutto, lasciando tracce di un inno di-sperato alla vita.

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NOTA
La ricerca drammaturgica è strutturata come un corpo.
Un corpo studiato, modificato, sezionato e diviso. Che si è
trasformato, che si è lasciato andare; che non sorregge più i pensieri
e le volontà. Un corpo che si è fatto esile e leggero, che diventa la
testimonianza del tempo che scorre dall’inizio di un sintomo sino alla
fine dell’ultimo respiro. Tre anni circa. La ricerca è suddivisa in
più linee. Tutte parallele. E queste linee di attenzione costruiscono
e sorreggono lo scheletro di questo lavoro, che prende vita attraverso
le parole dei protagonisti e attraverso gli occhi degli spettatori.