DAS SCHLOSS
da
FRANZ KAFKA
Saggio di diploma dell’allieva regista Francesca Caprioli
Teatro Studio “Eleonora Duse” Via Vittoria, 6 – Roma
Dal 9 al 16 dicembre 2014 ore 20.00
domenica 14 dicembre ore 17.00
Dal 9 al 16 dicembre 2014, al Teatro Studio “Eleonora Duse”, l’Accademia
Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta DAS SCHLOSS,
Saggio di diploma dell’allieva regista Francesca Caprioli.
Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta DAS SCHLOSS,
Saggio di diploma dell’allieva regista Francesca Caprioli.
Lo spettacolo nasce da una riscrittura scenica de IL CASTELLO di Franz
Kafka che l’allieva regista ha condiviso con un gruppo di giovani attori
neo-diplomati suoi compagni di corso.
Kafka che l’allieva regista ha condiviso con un gruppo di giovani attori
neo-diplomati suoi compagni di corso.
Interpreti:
Gabriele Abis, Gabriele Anagni, Simone Borrelli, Flavio Francucci, Laurence
Mazzoni, Eleonora Pace, Paola Senatore. Musiche: Stefano Caprioli.
Scene: Bruno Buonincontri
Gabriele Abis, Gabriele Anagni, Simone Borrelli, Flavio Francucci, Laurence
Mazzoni, Eleonora Pace, Paola Senatore. Musiche: Stefano Caprioli.
Scene: Bruno Buonincontri
Alcuni aforismi di Kafka
– afferma la giovane regista – sono state le parole chiave che ci hanno
guidato nel nostro viaggio attraverso la complessità delle tematiche
che IL CASTELLO propone; ne cito alcuni:
– afferma la giovane regista – sono state le parole chiave che ci hanno
guidato nel nostro viaggio attraverso la complessità delle tematiche
che IL CASTELLO propone; ne cito alcuni:
-“Da un certo punto in poi non c’è più ritorno. E’ quello il punto da raggiungere.”
-“Puoi forse conoscere qualcosa che non sia illusione? Se l’illusione
venisse descritta, dovresti stornare gli occhi. O diventeresti una
statua di sale.”
– “Con una luce fortissima si può dissolvere il mondo
venisse descritta, dovresti stornare gli occhi. O diventeresti una
statua di sale.”
– “Con una luce fortissima si può dissolvere il mondo
Dinanzi a occhi deboli il mondo si consolida.
Dinanzi a occhi ancor più deboli gli crescono i pugni.
Dinanzi a occhi più deboli ancora si vergogna, e annienta colui che osa guardarlo.”
-“Il male conosce il bene, ma il bene non conosce il male;
solo il male ha coscienza di se stesso…”
-“Sarà sempre facile schiacciare il mondo con una teoria.”
Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti
esclusivamente all’info-line 366.6815543
(Attivo dal 2 dicembre ore 10.30-13.00 e 14.00-16.00 domenica esclusa)
Ufficio Stampa
Margherita Fusi
margherita.fusi@fastwebnet.it
cell. +39 338.7488465
———————————–
NOTE DI REGIA DAS SCHLOSS- FRANCESCA CAPRIOLI
Che cos’è il castello? Quanto è lontano da noi e quanto decide per noi? Cosa significa farne parte?
Das Schloss parla di una ricerca, della ricerca che è di ognuno di noi di trovare un posto, un ruolo, una identità dentro un sistema che non ci
rispetta, che non ci aiuta, che non ci riconosce come esseri umani. “I nostri guadagni ci hanno fatto perdere, le nostre connessioni ci hanno esiliato, i nostri sogni ci hanno fatti addormentare, le nostre grandi costruzioni non hanno fatto altro che renderci sempre più piccoli”.
rispetta, che non ci aiuta, che non ci riconosce come esseri umani. “I nostri guadagni ci hanno fatto perdere, le nostre connessioni ci hanno esiliato, i nostri sogni ci hanno fatti addormentare, le nostre grandi costruzioni non hanno fatto altro che renderci sempre più piccoli”.
Attraverso la storia de” Il Castello” di F. Kafka vogliamo parlare della nostra società, di una società di immagini che non immagina, di una società che si nutre giorno per giorno delle nostre identità trasformandoci in uomini piccoli e violati, tanto più piccoli quanto più noi stessi desideriamo inserirci nel meccanismo sociale, e per esso, per arrivare
al “castello” siamo disposti a rimpicciolirci.Il sistema sta usando la nostra ambizione per distruggere la nostra personalità. Sta usando i nostri desideri per privarci della nostra fantasia. Das Schloss è una dichiarazione e una richiesta d’aiuto. “Una rivolta contro la fine dell’amore, per ogni istante e fino alla fine”.
al “castello” siamo disposti a rimpicciolirci.Il sistema sta usando la nostra ambizione per distruggere la nostra personalità. Sta usando i nostri desideri per privarci della nostra fantasia. Das Schloss è una dichiarazione e una richiesta d’aiuto. “Una rivolta contro la fine dell’amore, per ogni istante e fino alla fine”.
DAS SCHLOSS
da
FRANZ KAFKA
Saggio di diploma dell’allieva regista
Francesca Caprioli
Teatro Studio “Eleonora Duse” Via Vittoria, 6 – Roma
Dal 9 al 16 dicembre 2014 ore 20.00
domenica 14 dicembre ore 17.00
Dal
9 al 16 dicembre 2014, al Teatro Studio “Eleonora Duse”, l’Accademia
Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta DAS SCHLOSS,
Saggio di diploma dell’allieva regista Francesca Caprioli.
9 al 16 dicembre 2014, al Teatro Studio “Eleonora Duse”, l’Accademia
Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta DAS SCHLOSS,
Saggio di diploma dell’allieva regista Francesca Caprioli.
Lo
spettacolo nasce da una riscrittura scenica de IL CASTELLO di Franz
Kafka che l’allieva regista ha condiviso con un gruppo di giovani attori
neo-diplomati suoi compagni di corso.
spettacolo nasce da una riscrittura scenica de IL CASTELLO di Franz
Kafka che l’allieva regista ha condiviso con un gruppo di giovani attori
neo-diplomati suoi compagni di corso.
Interpreti: Gabriele
Abis, Gabriele Anagni, Simone Borrelli, Flavio Francucci, Laurence
Mazzoni, Eleonora Pace, Paola Senatore. Musiche: Stefano Caprioli.
Scene: Bruno Buonincontri
Abis, Gabriele Anagni, Simone Borrelli, Flavio Francucci, Laurence
Mazzoni, Eleonora Pace, Paola Senatore. Musiche: Stefano Caprioli.
Scene: Bruno Buonincontri
Alcuni aforismi di Kafka
– afferma la giovane regista – sono state le parole chiave che ci hanno
guidato nel nostro viaggio attraverso la complessità delle tematiche
che IL CASTELLO propone; ne cito alcuni:
– afferma la giovane regista – sono state le parole chiave che ci hanno
guidato nel nostro viaggio attraverso la complessità delle tematiche
che IL CASTELLO propone; ne cito alcuni:
-“Da un certo punto in poi non c’è più ritorno. E’ quello il punto da raggiungere.”
-“Puoi forse conoscere qualcosa che non sia illusione? Se l’illusione
venisse descritta, dovresti stornare gli occhi. O diventeresti una
statua di sale.”
– “Con una luce fortissima si può dissolvere il mondo
venisse descritta, dovresti stornare gli occhi. O diventeresti una
statua di sale.”
– “Con una luce fortissima si può dissolvere il mondo
Dinanzi a occhi deboli il mondo si consolida.
Dinanzi a occhi ancor più deboli gli crescono i pugni.
Dinanzi a occhi più deboli ancora si vergogna, e annienta colui che osa guardarlo.”
-“Il male conosce il bene, ma il bene non conosce il male;
solo il male ha coscienza di se stesso…”
-“Sarà sempre facile schiacciare il mondo con una teoria.”
Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti
esclusivamente all’info-line 366.6815543
(Attivo dal 2 dicembre ore 10.30-13.00 e 14.00-16.00 domenica esclusa)
Ufficio Stampa
Margherita Fusi
margherita.fusi@fastwebnet.it
cell. +39 338.7488465
———————————–
NOTE DI REGIA DAS SCHLOSS- FRANCESCA CAPRIOLI
Che cos’è il castello? Quanto è lontano da noi e quanto decide per noi? Cosa significa farne parte?
Das
Schloss parla di una ricerca, della ricerca che è di ognuno di noi di
trovare un posto, un ruolo, una identità dentro un sistema che non ci
rispetta, che non ci aiuta, che non ci riconosce come esseri umani.
Schloss parla di una ricerca, della ricerca che è di ognuno di noi di
trovare un posto, un ruolo, una identità dentro un sistema che non ci
rispetta, che non ci aiuta, che non ci riconosce come esseri umani.
“I
nostri guadagni ci hanno fatto perdere, le nostre connessioni ci hanno
esiliato, i nostri sogni ci hanno fatti addormentare, le nostre grandi
costruzioni non hanno fatto altro che renderci sempre più piccoli”.
nostri guadagni ci hanno fatto perdere, le nostre connessioni ci hanno
esiliato, i nostri sogni ci hanno fatti addormentare, le nostre grandi
costruzioni non hanno fatto altro che renderci sempre più piccoli”.
Attraverso
la storia de” Il Castello” di F. Kafka vogliamo parlare della nostra
società, di una società di immagini che non immagina, di una società che
si nutre giorno per giorno delle nostre identità trasformandoci in
uomini piccoli e violati, tanto più piccoli quanto più noi stessi
desideriamo inserirci nel meccanismo sociale, e per esso, per arrivare
al “castello” siamo disposti a rimpicciolirci.
la storia de” Il Castello” di F. Kafka vogliamo parlare della nostra
società, di una società di immagini che non immagina, di una società che
si nutre giorno per giorno delle nostre identità trasformandoci in
uomini piccoli e violati, tanto più piccoli quanto più noi stessi
desideriamo inserirci nel meccanismo sociale, e per esso, per arrivare
al “castello” siamo disposti a rimpicciolirci.
Il sistema sta
usando la nostra ambizione per distruggere la nostra personalità. Sta
usando i nostri desideri per privarci della nostra fantasia. Das Schloss
è una dichiarazione e una richiesta d’aiuto. “Una rivolta contro la
fine dell’amore, per ogni istante e fino alla fine”.
usando la nostra ambizione per distruggere la nostra personalità. Sta
usando i nostri desideri per privarci della nostra fantasia. Das Schloss
è una dichiarazione e una richiesta d’aiuto. “Una rivolta contro la
fine dell’amore, per ogni istante e fino alla fine”.