Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

Teatro | Rassegne

 

Mercoledì 12 aprile

Giovedì 13 aprile

h. 21:00 | Sala Petrassi

 

PROMOZIONE INVITO ALLIEVI TEATRO 5 EURO

*promozione valida fino esaurimento dei posti disponibili

promozione@musicaperroma.it

 

Stefania Rocca: La madre di Eva

La storia di partenza, liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Silvia Ferreri finalista al premio Strega 2018, è quella di un ragazzo nato in un corpo femminile in cui si sente prigioniero che intende percorrere un percorso di transizione e di una madre che non vuole vedere, un po’ per paura e un po’ perché bloccata nel suo desiderio di madre perfetta. È un conflitto generazionale e culturale, due linguaggi che usano parole simili ma con significati differenti come sempre succede tra generazioni diverse. «Ho scelto di utilizzare diversi linguaggi oltre la messa in scena teatrale per meglio raccontare quei momenti di vissuto che appaiono e scompaiono dalla memoria senza soluzione di continuità a comporre quel puzzle emotivo di due esistenze antitetiche. Portando avanti questo progetto, ho incontrato tanti genitori e tanti ragazzi che stanno affrontando questo percorso, singolare e diverso per ognuno di loro. Alla fine, quando un conflitto si ricompone avviene ascoltando il linguaggio del cuore, il solo che ci consente di dare valore alle differenze. In fondo la bellezza è negli occhi di chi guarda», spiega Stefania Rocca.

 

 

Giovedì 13 aprile

Venerdì 14 aprile

Sabato 15 aprile

h. 21:00 | Teatro Studio Borgna

Ermanna Montanari/ Stefano Ricci/ Daniele Roccato in “Madre” di Marco Martinelli

PROMOZIONE INVITO ALLIEVI TEATRO 5 EURO

*promozione valida fino esaurimento dei posti disponibili

promozione@musicaperroma.it

 

 

 

Ermanna Montanari, attrice e autrice, Stefano Ricci, pittore e illustratore, Daniele Roccato, compositore e contrabbassista solista, tre artisti dallo stile inconfondibile si sono incontrati per creare MADRE, la storia di un figlio e una mamma contadina. Lei è caduta dentro un pozzo. Per disattenzione? Per follia? Per scelta? Non si tratta di un dialogo: è un dittico, composto da due monologhi, lui che la sgrida e va a cercare gli strumenti, argani e moschetti, tubi di ferro e carrucole, la “tecnologia” per tirarla fuori; lei che in fondo, nel fondo di quel pozzo che pare infinito, confessa di non avere paura, di non sentirsi a disagio. Da quel paesaggio desolato si staglia l’allegoria di una Madre Terra sempre più avvelenata, l’incubo di una “tecnologia” che, anziché aiutare con discrezione l’umanità, si pone come arrogante e distruttrice, capace di devastare equilibri millenari. Nell’intarsio del testo, tra italiano e dialetto romagnolo, emergono due figure in bilico tra la realtà cruda dei nostri giorni e i simboli di un futuro minaccioso e indecifrabile: sembrano emblemi di una fiaba orientale.

A partire dalla drammaturgia scritta per loro da Marco Martinelli, i tre artisti si confrontano in scena intrecciando gli onirici disegni live di Ricci alle magmatiche sonorità vocali di Montanari, che dà voce sia al Figlio che alla Madre, e a quelle dolci e lancinanti del contrabbasso di Roccato.