Il 12 novembre, alle ore 21.15, al Teatro Orologio, l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta “Martiri” del drammaturgo tedesco Marius von Mayenburg.

Lo spettacolo è frutto di un laboratorio proposto dall’Accademia in collaborazione con l’Albero Teatro Canzone e con il Patrocinio del Goethe Institut. Al laboratorio , condotto da Adriana Martino, partecipano attori diplomati all’Accademia in anni diversi e latori di differenti esperienze, riuniti per l’occasione in un comune percorso di condivisione e confronto tra generazioni.

Il laboratorio si iscrive nel solco delle numerose iniziative promosse in questi anni dall’Accademia con l’obbiettivo di moltiplicare le opportunità di studio proposte ai diplomati, in un’ottica di formazione permanente e nell’intento di offrire loro ripetute occasioni di conoscenza ed approfondimento della drammaturgia contemporanea.

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L’alunno Benjamin si rifiuta categoricamente di partecipare ad alcune lezioni della sua scuola. Avendo improvvisamente scoperto di nutrire profondi sentimenti religiosi, tenta di distruggere , usando a suo modo citazioni dalla Bibbia, la sua insegnante di biologia che, a sua volta, crede profondamente nella scienza. Si scontrano così, con violenza, due visioni del mondo che ancor oggi non riescono ad essere coniugate.

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Partecipano, accanto al giovane Francesco Sferrazza Papa (Benjamin) ed a Roberta Azzarone, i veterani Sonia Barbadoro (la Madre) Alessandra Muccioli (l’Insegnante di biologia), insieme a Marius Bizau, Dario Iubatti, Luca Mascolo e Remo Stella. L’impianto scenico è di Bruno Buonincontri.

Il 12 novembre , alle ore 21.15, al Teatro Orologio, l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta “Martiri” del drammaturgo tedesco Marius von Mayenburg.

Lo spettacolo è frutto di un laboratorio proposto dall’Accademia in collaborazione con l’Albero Teatro Canzone e con il Patrocinio del Goethe Institut. Al laboratorio , condotto da Adriana Martino, partecipano attori diplomati all’Accademia in anni diversi e latori di differenti esperienze, riuniti per l’occasione in un comune percorso di condivisione e confronto tra generazioni.

Il laboratorio si iscrive nel solco delle numerose iniziative promosse in questi anni dall’Accademia con l’obbiettivo di moltiplicare le opportunità di studio proposte ai diplomati, in un’ottica di formazione permanente e nell’intento di offrire loro ripetute occasioni di conoscenza ed approfondimento della drammaturgia contemporanea.

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L’alunno Benjamin si rifiuta categoricamente di partecipare ad alcune lezioni della sua scuola. Avendo improvvisamente scoperto di nutrire profondi sentimenti religiosi, tenta di distruggere , usando a suo modo citazioni dalla Bibbia, la sua insegnante di biologia che, a sua volta, crede profondamente nella scienza. Si scontrano così, con violenza, due visioni del mondo che ancor oggi non riescono ad essere coniugate.

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Partecipano, accanto al giovane Francesco Sferrazza Papa (Benjamin) ed a Roberta Azzarone , i veterani Sonia Barbadoro (la Madre) Alessandra Muccioli (l’Insegnante di biologia), insieme a Marius Bizau, Dario Iubatti, Luca Mascolo e Remo Stella. L’impianto scenico è di Bruno Buonincontri.