Inizia la sua attività professionale nel 1997, collaborando con il poeta, regista e attore Marcello Sambati, fondatore della compagnia Dark Camera, gruppo protagonista dell’avanguardia romana degli anni ’70. Con lui stabilisce una fertile sinergia creativa, a partire dallo spettacolo Prometheu (1998). Sede dei progetti è il Teatro Furio Camillo, piccola sala romana dove conosce e stringe collaborazioni durature con molti artisti della scena contemporanea italiana. Dal 2001 al 2006 è assistente del light designer Roberto De Rubis per numerosi lavori e progetti in teatro, musei e altri luoghi storici.

Nel 2003 intraprende un nuovo percorso di studio e ricerca della luce e dello spazio scenico come elementi coessenziali e costitutivi del nuovo linguaggio teatrale contemporaneo, seguendo il lavoro di diverse compagnie e collaborando stabilmente con registi e coreografi quali Marcello Sambati, Silvia Rampelli, Veronica Cruciani, Alessandra Cristiani, Lucia Calamaro, Bellani/Baglioni, Biancofango, Deflorian/Tagliarini, Massimiliano Civica, Enzo Cosimi, Francesco Marilungo, Bartolini/Baronio, Cristina Rizzo, Carmelo Rifici, Lucia Guarino, Pier Lorenzo Pisano, Jacopo Gassman.

Tra le collaborazioni da menzionare, Ascanio Celestini, Roberto Paci Dalò, Roberto Latini, Arturo Cirillo, Maurizio Smidht – Micrologus Ensamble, Manuela Cherubini, Luca Ricci, Filippo Timi, Yoko Muronoi, Caracalla Dance Theatre – Orchestra Sinfonica del Libano, Masaki Iwana, Collettivo Cinetico, Francesca Comencini, Gérard Watkins e tanti altri stimati artisti.

Tra le installazioni, Natura Morta (Teatro Furio Camillo 2003), Soglia di luce (Locanda Atlantide 2011), Flash Back (Sotterranei del Teatro Argentina di Roma 2013).

Attualmente collabora stabilmente con diversi registi e coreografi per produzioni italiane e internazionali e tiene laboratori per l’Università e per professionisti dello spettacolo, sull’uso della luce nello spazio del teatro contemporaneo e sulla drammaturgia della luce.

A gennaio 2020 partecipa al convegno internazionale di studi Lumière Matière alla fondazione Giorgio Cini di Venezia.

Nel 2021 e 2022 pubblica due articoli: per La Falena Rivista di crititca e cultura teatrale Progetto editoriale Teatro Metastasio di Prato e per Lumière Matière Università di Lille e Università degli studi di Padova.

Nel 2022 è protagonista del film-documentario “La parte maledetta. Viaggio ai confini del Teatro”. Un progetto Teatro Akropolis – Regia Clemente Tafuri e David Beronio.

È tutor presso il progetto di formazione Anghiari Dance Hub diretto da Gerarda Ventura.

È docente presso Limelight, scuola romana di illuminotecnica e lighting design.

È tutor presso Téchne – Progetto di residenza, formazione e ricerca tecnica della Luce presso Lavanderia a Vapore PDV – Collegno  Torino.

È docente a progetto presso L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma.

Nel 2017 riceve il premio Ubu  miglior disegno luci per lo spettacolo Il cielo non è un fondale di Deflorian/Tagliarini.

Nel 2019 riceve il premio Ubu miglior disegno luci per lo spettacolo Quasi niente di Deflorian/Tagliarini.

Nel 2022 è finalista al Premio Ivo Chiesa – Mestieri del teatro (dedicato a Sandro Sussi). Premio istituito nel 2020 dal Teatro Nazionale di Genova.