Compagnia Teatro del Sale

In collaborazione con Sardegna Teatro

Presenta

Se la rivoluzione d´ottobre fosse stata di maggio
Lamento per la morte di Giorgiana Masi
di
Giovanni Greco
Con

Federico Pacifici, Aurora Simeone, Giovanni Greco

Se la rivoluzione d´ottobre fosse stata di maggio è la frase che si trova ancora oggi incisa su una lapide a Ponte Garibaldi a Roma: si tratta del primo verso di una poesia dedicata a Giorgiana Masi, lì uccisa a diciotto anni il 12 maggio 1977, nel corso di una manifestazione. L´episodio che resta a tutt´oggi senza colpevoli viene ricostruito nel corso del reading, introdotto da Sandro Portelli (Circolo Gianni Bosio), Paola Staccioli (Giornalista e scrittrice), Alessio Gagliardi (Università di Bologna), Valerio Strinati (ANPI) e permette di allargare l´obiettivo su quegli anni centrali della storia recente: a partire da quella morte insensata, si svilupperanno riflessioni, considerazioni, suggestioni sul passato e sul futuro che provano a fornire uno sguardo su una ferita, cioè su una memoria ancora sanguinante. La memoria esiste solo se scomoda, solo se di parte, solo se non finge ipocritamente la pacificazione universale. Il racconto di quel giorno di maggio, a quarantuno anni esatti di distanza, nel giorno dell´anniversario, rappresenta l´occasione per un confronto con episodi simili, per scoprire un filo rosso che lega figure ed eventi lontani nel tempo e nello spazio che possono essere decifrati secondo la stessa logica, soprattutto fornisce il pretesto per un confronto generazionale che, nel sottolineare le differenze, ritrovi anche le analogie tra ragazzi e ragazze di ora e di allora che vivono la fragilità di un presente che li emargina, li opprime, li rimuove.