LA RIVOLTA DEGLI OGGETTI
laboratorio di Giorgio Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi, Marco Solari
dal 14 al 31 marzo 2019

 

h.14:00 – 20:00 alla Pelanda (ex Mattatoio di Testaccio – Roma)

 

Il laboratorio è aperto a giovani attori, attrici, danzatori, danzatrici e acrobati.

 

Per partecipare è necessario mandare un curriculum con foto ed una domanda articolata in cui vengono spiegati i motivi di interesse per il lavoro; il tutto va inviato entro l’11 marzo a: gbc.progetti@gmail.com

 

Il laboratorio sarà gratuito: verrà fatta una selezione dei partecipanti alla Pelanda nei primi giorni di laboratorio.

 

Questo laboratorio è l´inizio di un percorso che porterà alla realizzazione di uno spettacolo nell’autunno 2019.Sarà anche l´occasione per conoscere ed incontrare giovani attori e danzatori.

 

Giorgio Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi e Marco Solari si ritrovano, dopo molti anni di autonomi percorsi artistici, a condurre assieme un laboratorio rivolto a giovani attori, nel quale utilizzeranno frammenti dell´opera di Vladimir Mayakovskij La rivolta degli oggetti.
Fu proprio questa composizione giovanile del grande poeta, drammaturgo e artista della Russia rivoluzionaria, a segnare l´inizio della compagnia La gaia scienza, nel 1976, in una ricerca teatrale che si impose fin dall’inizio all’attenzione della critica e del pubblico, per concludersi nel 1983 con lo spettacolo Cuori strappati.
La gaia scienza rappresentò, negli anni a cavallo tra anni Settanta e Ottanta, una delle più innovative espressioni del nuovo teatro italiano, definita di volta in volta dai critici come Postavanguardia, Nuova spettacolarità, Teatro metropolitano, Nuova sensibilità.
Durante il laboratorio, Barberio Corsetti, Vanzi e Solari intendono trasmettere alle giovani generazioni il carattere particolare di quel lavoro, basato sull’improvvisazione, sullo sviluppo delle singole individualità, sull’attenzione alle arti visive e sull’uso dello spazio scenico e del ritmo, in un ragionamento anche ‘politico´ del corpo e della voce, della struttura stessa della performance teatrale.
Si lavorerà sugli elementi fondamentali della creazione, la presenza, il tempo, lo spazio e il punto di contatto tra il testo poetico e il fondo esistenziale che ogni interprete racchiude.
Un lavoro sulla voce e sul silenzio, sull’interpretazione e sul suono.