È tra i rappresentanti principali del teatro di ricerca in Italia.

Nel 1976 fonda La Gaia Scienza, compagnia che prende il nome dal saggio su Nietzsche e Laforgue con cui nel 1975 si è diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Dopo diversi allestimenti di successo, e un ultimo spettacolo nel 1984, Cuori strappati, la compagnia si scioglie. Nello stesso anno nasce il gruppo con il nome del regista che presenta alla Biennale di Venezia Il ladro di anime.

Barberio Corsetti sperimenta un nuovo linguaggio teatrale caratterizzato dalla proiezione di video (realizzati insieme con Studio Azzurro di Milano) che segnano la “punteggiatura” drammaturgia dei suoi spettacoli. Una ricerca che appassiona e incuriosisce il pubblico e convince la critica.

Su questi canoni si sviluppa una trilogia: Prologo a Diario segreto contraffatto (1985), Correva come un lungo segno bianco (1986) e La camera astratta (1987 pièce che vince il Premio UBU per il videoteatro) allestita in prima assoluta a documenta 8 di Kassel prima di una acclamata tournée internazionale.

Nel 1992 vince il premio Idi per la regia de Il legno dei violini, di cui è anche autore.

Nel 1988 intraprende uno dei suoi percorsi più significativi sulle orme di Franz Kafka. Dopo la rilettura teatrale di tre racconti dello scrittore praghese (Descrizione di una battaglia e Di notte, entrambi nel 1988, e Durante la costruzione della muraglia cinese, 1989), Barberio Corsetti, scoprendosi in piena sintonia con le ambientazioni claustrofobiche di Kafka, mette in scena nel 1992 l’incompiuto America (coinvolgendo il pubblico a seguire gli attori in un tragitto sempre diverso attraverso luoghi delle città italiane), Il Castello (al Théâtre National de Bretagne, 1995), e Il processo, che debutta a Palermo nel 1998.

Del 1993 è la collaborazione con il regista francese Stephane Braunschweig, insieme con il quale realizza Doctor Faustus o il Mantello del Diavolo da Thomas Mann (Digione, 1993), prima capitolo di un ampio progetto sul Faust di Goethe, che si completa nel 1995 con due allestimenti: Mefistofele, studi, schizzi e disegni per un Faust privato e e Faust, spettacolo nel quale la video-scenografia realizzata da Fabio Massimo Iaquone,raggiunge la massima maturità estetica.

Nel 1994 riceve il Premio Europa Nuove Realtà Teatrali.

Nel 1996 Barberio Corsetti torna a rendere partecipi gli spettatori in un viaggio attraverso le metropoli: ne La nascita della tragedia – Un notturno(1996), il protagonista Franco Citti (il “padre cieco”) guida il pubblico in un pellegrinaggio alla ricerca dell’essenza del teatro. A questo esperimento, che fa parte del “Progetto acquario teatro laboratorio” commissionato al regista dal Comune di Roma, segue Notte (1998), uno “studio” sui Veda, i testi sapienziali indiani.

La ricerca tra i sentieri desueti di questa drammaturgia itinerante raggiunge il suo apice nella costruzione di una macchina scenica, con la quale partecipa insieme alle invenzioni di altri artisti, per Peregrinacão, evento dell’Esposizione Universale di Lisbona sul tema del viaggio e delle peregrinazioni. Sempre in Portogallo, nel 1997, realizza I giganti della montagna (suo primo incontro con Luigi Pirandello), e nel 1999 Barcas di Jill Vicente.

Direttore artistico della Biennale di Teatro di Venezia dal 1999 al 2002, mette in scena un adattamento delle Metamorfosi di Ovidio in collaborazione con la compagnia francese Les Colporteurs. Durante i tre anni di mandato, Giorgio Barberio Corsetti apre la programmazione della Biennale alle differenti forme della creazione contemporanea, compreso il circo.

Le arti del circo rientrano in questo momento nella ricerca artistica di Barberio Corsetti, il quale inizia una bellissima collaborazione con i circensi francesi della compagnia Les Colporteur. Questa collaborazione porta alla creazione di due spettacoli tratti da Le metamorfosi di Ovidio: Le Metamorfosi nel 2002 presentato alla Biennale di Venezia e Di animali, uomini e dei, nel 2003 creato all’interno dell’area archeologica dell’orecchio di Dioniso di Siracusa in occasione dell’Ortigia Festival.

Ad ottobre 2003 debutta al Romaeuropafestival con Iniziali BCGLF: una creazione condivisa con Giovanni Lindo Ferretti. A febbraio del 2004debutta al teatro Palladium di Roma con Metafisico Cabaret, uno spettacolo scritto insieme ad alcuni dei suoi attori. Dall’inizio dell’anno 2004, Giorgio Barberio Corsetti è consulente per il teatro e la danza presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Nel 2004 debutta al Teatro India di Roma con lo spettacolo Paradiso, ispirato all’opera di Milton e l’anno successivo alla cavea dell’Auditorium di Roma con Argonauti tratto dalle Argonautiche di Apollonio Rodio. Nel novembre del 2005 si dedica alla messa in scena de L´Orfeo di Claudio Monteverdi per l’Opera di Lille e nel 2006 cura la regia del monologo di e con Filippo Timi La vita bestia che ha debuttato in prima assoluta al Teatro India di Roma. Nel febbraio 2006 mette in scena Il colore bianco tratto dai racconti sui miti nordici, commissionatogli dalla Fondazione Teatro Regio di Torino per le Olimpiadi della Cultura che si sono svolte nell’ambito dei Giochi Olimpici di Torino 2006.

Nell’estate 2006 Barberio Corsetti ha messo in scena con la compagnia Fattore K. Dioniso nato tre volte nell’ambito Dell’Ortigia Festival a Siracusa, in Sicilia. Lo spettacolo è un ritorno all’universo dei miti greci ispirato all’opera di Nonno di Panopoli. Nel dicembre 2006 cura la regia del progetto Porto Palo. Nomi su tombe senza corpi ispirato alla tragedia del naufragio del 1996 e che viene presentato presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma.

A giugno 2007 nell’ambito della prima edizione del “FestiVAl”, di cui ha curato anche la direzione artistica, ha debuttato nella splendida cornice delle Grandi Terme di Villa Adriana a Tivoli con Dionisiache ispirato al poema epico Le Dionisiache di Nonno di Panopoli. Sempre in agosto 2007 debutta al “Festival Benevento Città Aperta” lo spettacolo La storia di Ronaldo il Pagliaccio del Mc Donald’s, un testo di provocatoria intelligenza dell’autore argentino Rodrigo Garcia, interpretato dall’attore genovese Andrea Di Casa. Da novembre 2007 Giorgio Barberio Corsetti fa parte dell´International Committee of Theatre Olimpics. Nel mese di gennaio 2008 debutta con lo spettacolo La Bottega del caffè di Carlo Goldoni presso il Teatro Nacional São João di Porto, in Portogallo.

Ad agosto 2008 apre la 65ª Settimana Musicale Senese curando la regia di Y Borges cuenta que… ultima opera-balletto di Luis Bacalov, nel ruolo di Jorge Luis Borge la attore e regista Argentino Carlos Branca, con le coreografie di Anna Paola Bacalov ed Alex Cantarelli, costumi di Cristian Taraborrelli.

A Novembre 2008 debutta al Teatro Sangiorgi diretto da Matteo Musumeci, con una nuova produzione teatrale da lui scritta e diretta: Tra la Terra e il Cielo, una produzione Fattore K e Teatro Massimo Bellini. Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Fattore K. e dall’Ente Regionale Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, che ha curato l’esecuzione relativa alle musiche e alle scene dello spettacolo.

L’8 gennaio 2009 debutta con lo spettacolo “Gertrude” di Howard Barker commissionatogli dal Teatro Odéon di Parigi.

Il 28 aprile 2009 debutta a Roma presso il Teatro Piccolo Eliseo con lo spettacolo “Epistola ai giovani attori” di Olivier Py, con Flippo Dini e Mauro Pescio, per il Festival Face à Face – Parole di Francia per scene d’Italia.

Il 21 maggio 2009 a Singapore (prima mondiale) e il 6 giugno 2009 a Napoli (prima italiana) cura la messa in scena dell’ambizioso progetto teatrale, coprodotto da Napoli Teatro Festival Italia, Singapore Arts Festival e Fattore K, dal titolo Le città visibili, scritto dal drammaturgo cinese Chay Yew. Lo spettacolo, debuttato a Singapore in teatro tradizionale, viene riallestito in Italia en plein air nel cortile a stella del Real Albergo dei Poveri di Napoli.

Il 14 maggio 2010 è la volta de “La Ronde du carré”, messinscena del testo dell’autore drammatico, poeta e traduttore greco Dimitri Dimitriadis e commissionatogli dal Teatro Odéon di Parigi.

A novembre 2010 è a Matera con “La città di Pietra”, spettacolo co-prodotto da Fattore K., Associazione Zetema e Associazione Arteria.

Il 16 dicembre 2010 porta sul palco “Commedia”, un monologo scritto e diretto da lui, accompagnato dalle note di Danilo Rea al pianoforte. I video dello spettacolo sono di Cristian Taraborrelli. Lo spettacolo è stato co-prodotto da Fattore K. e Fondazione Musica per Roma.

L’estate 2011 debutta al Festival dei Due Mondi di Spoleto “Il Castello”, un suo nuovo adattamento dell’omonimo romanzo di Franz Kafka.

Nell’Aprile del 2015 supervisiona, come docente di regia dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, la messa in scena di 5 testi teatrali di Pier Paolo Pasolini: Bestia da stile, Porcile, Orgia, Manifesto per un nuovo teatro, Carne e cielo.

Nel Febbraio del 2016 supervisiona, come docente di regia dell’Accademia nazionale d’arte drammatica, la messa in scena di 4 studi su Heinrich von Kleist: Penthesilea, il principe di Homburg, Potesse tutto il mondo vedermi nel cuore, La famiglia Schroffenstein.

Nel Novembre 2017 mette in scena al Teatro Argentina di Roma una versione di Re Lear di William Shakespeare con protagonista Ennio Fantastichini.

Opera lirica

Il suo incontro con l’Opera è del 1999 quando cura la regia di Maria di Rohan di Donizetti al Teatro La Fenice. Nel 2000 dirige un dittico per il Teatro Massimo di Palermo, La voix humaine di Poulenc/Cocteau e Erwartung di Schönberg e per il Teatro Vittorio Emanuele di Messina La Bohème (2001).

Sempre nel 2001 allestisce per il Festival Pergolesi-Spontini di Jesi le due operette Julie e Milton di Gaspare Spontini. Nel maggio del 2002 debutta con la regia del Don Giovanni di Molière al Thèatre National di Strasburgo. La serie di regie operistiche prosegue con Medea di Adriano Guarnieri per il Gran Teatro La Fenice (2002), Il letto della storia di Fabio Vacchi al Maggio Musicale Fiorentino (2003), e quattro lavori nel 2004: Estaba la madre di Luis Enrique Bacalov al Teatro dell’Opera di Roma, Gesualdo considered as a murdered di Luca Francesconi all’Holland Festival di Amsterdam, Le Luthier de Venise di Gualtiero Dazzi al Théâtre du Chatelet di Parigi, Falstaff all’Opéra du Rhin di Strasburgo.

Nell’aprile 2005 ha diretto Tosca per l’inaugurazione del Maggio Musicale Fiorentino e nel 2005 l´Orfeo di Monteverdi all’Opéra de Lille. Nel 2006 lavora alla regia dell’opera di Rossini La Pietra del Paragone che debutta al Teatro Regio di Parma e a gennaio 2007 al Teatro Chatelet di Parigi.

Nel 2008 cura la regia dell’opera/balletto di Luis Bacalov “…y Borges cuenta que…” commissionata dalla Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena, che debutta al Teatro dei Rozzi di Siena.

Nell’agosto 2009 debutta con la regia dell’opera lirica “Zelmira”, dramma in due atti con libretto di Leone Tottola e le musiche di Gioacchino Rossini, per l’edizione 2009 del Rossini Opera Festival di Pesaro e nel dicembre del 2009 all’Auditorium Parco della Musica dirige l’opera “Le streghe di Venezia” di Philip Glass con libretto di Vincenzo Cerami. Nell’aprile 2011 il Teatro Alla Scala di Milano lo chiama per la messinscena della “Turandot” di Giacomo Puccini che debutta con la direzione orchestrale di Valery Gergiev.

A gennaio 2012 cura la messa in scena dello spettacolo “Nineteen Mantras”, con musiche di Riccardo Nova, coreografia di Shantala Shivalingappa, drammaturgia Giorgio Barberio Corsetti e Riccardo Nova. Una produzione di Fondazione Musica per Roma e Fondazione MAXXI in coproduzione con Accademia Teatro Alla Scala Scuola di ballo diretta da Frédéric Olivieri. Lo spettacolo viene presentato all’Auditorium Parco della Musica di Roma e al Piccolo Teatro di Milano.

A Parigi nel 2012 mette in scena “Pop’pea” tratto da la “Poppea” di Monteverdi e adattato in forma di opera rock con la drammaturgia di Ian Burton e le musiche di Michael Torke. Lo spettacolo è prodotto da e debutta al Theatre Châtelet.